
luglio 2010
Un federalismo senza Europa
giovedì 8 luglio 2010 alle 16:27:19
di Luigi Badiali*
Bruxelles. Riconoscere che innovazioni e tendenze sfuggono spesso a esperti e strumenti di analisi, chiede di costruire nuovi approcci integrati che hanno per protagonisti nuovi attori e nuovi comportamenti e di affrontare seriamente il percorso che ci separa dal nostro futuro più prossimo. La politica in Italia guarda poco oggi al futuro sul tema del federalismo.
La riforma del Titolo V è stata possibile perché, negli anni ’90, regioni, province e comuni hanno molto discusso di futuro sospinti dal dibattito sul Comitato delle Regioni a livello Ue. Il passaggio successivo, che vede nell’Europa dei cittadini, oltre che nell’Europa delle regioni e dei territori locali, i protagonisti della costruzione del Paese Europa, è meno avvertito e di questo oggi risente la politica italiana nel parlare di federalismo.
Martini su l’Unità del 2 luglio 2010
domenica 4 luglio 2010 alle 22:43:25
SE LA RIFORMA DIVENTA UN DERBY
Cronache del Federalismo
Claudio Martini
Presidente Forum PD Politiche Locali
Governo e Parlamento lavorano in questi giorni sul federalismo. Ma il Paese reale ne discute poco e male. E alla Destra va bene così. Per Lega e PdL il federalismo è ormai solo una bandiera ideologica, un’operazione politica strumentale. Di “rivoluzionario” c’e’ solo l’uso che ne viene fatto per regolare gli equilibri nella maggioranza. [segue>>>]
Una politica a due velocità, locale e nazionale
domenica 4 luglio 2010 alle 22:41:04
di Francesco Panaro
«Non esistono modelli di partito da importare in Italia. Non fatevi illusioni, il futuro dovete costruirlo voi. Non ci sono schemi che indicano una strada. In Francia, come in Italia, negli ultimi vent’anni i partiti hanno perso milioni di iscritti. I dati parlano chiaro, andiamo verso la progressiva scomparsa dei partiti di massa».
I modi per dare la forma alle organizzazioni politiche e l’assenza di prototipi da seguire, un’analisi densa di dati sulla crisi dei partiti e la loro possibile rinascita in altra forma.
Europa, giovedì 1 luglio 2010
giovedì 1 luglio 2010 alle 10:36:28
PD, LE PRIMARIE NON SONO TUTTO
di Vannino Chiti
Per rendere veramente il Pd un partito nuovo, capace di promuovere il cambiamento in senso riformista della società italiana, non si può fare a meno di misurarsi con le esigenze dei territori e con i problemi dei cittadini. Nell’era della globalizzazione il centralismo degli stati mostra la sua incapacità di fornire risposte efficaci [segue>>>]
Il Corriere fiorentino, giovedì 1 luglio 2010
giovedì 1 luglio 2010 alle 10:35:35
Il Corriere Fiorentino, 1 luglio 2010
TAGLI FATTI MALE. VA CAMBIATO IL WELFARE
L’intervista. Il vicepresidente del Senato presenta la sua nuova associazione e parla dei sacrifici. “Inevitabili ma ingiusti”
Chiti: sì all’intesa Renzi-Rossi su Peretola, basta discussioni, ora concretizziamo.
Vannino Chiti, vicepresidente del Senato, ha lanciato una nuova associazione Politica e Società. Vuole dare un contributo -dice- di approfondimento su alcuni temi che oggi i partiti, compreso il Pd, costretti molto a stare sul contingente, non trovano le sedi e il tempo per mettere a fuoco: la riforma delle istituzioni, l’Europa, il lavoro e il nuovo welfare, la forma-partito [segue>>>]